E’ passato un po’ dalla giornata frenetica di Sabato 20 Agosto. Una data per la quale noi di ITAT abbiamo lavorato per mesi, con organizzazione, meetings, chiamate in tarda serata, acquisti online, preparazioni gastronomiche e mille altro ancora… Ma le sensazioni di quella giornata non sono ancora passate. La sensazione d’orgoglio di essere italiani, la gioia e l’allegria di raccontare la nostra cultura e le nostre tradizioni non ti abbandonano nel giro di una notte, anzi, ti lasciano (perlomeno mi lasciano) una voglia di voler fare di più, di proporre cose nuove, ardite, innovative. Per poter raccontare sempre meglio la mia splendida terra e per contribuire sempre più allo scopo principale di questo Festival: contribuisce a creare comunità nella città di Trondheim, in costante collaborazione con altre associazioni di expat, immigrati e rifugiati.
Lo Språk- og kulturfestivalen è un evento che è arrivato alla sua sesta edizione e a cui ITAT partecipa senza averlo mai saltato dal 2018. Con la sola eccezione del 2020 (fatto in forma ridotta), ogni anno Trondheim ospita un festival che celebra le diverse culture, nazionalità, lingue, musiche e sapori che trovano asilo in città. Quest’anno, oltre 60 gruppi nazionali differenti si sono presentati, chi con la “utstillingstelt“, ossia la tenda celebrativa, chi con la “mattelt“, ossia la tenda gastronomica, chi con una performance sul palco, chi con un mix di alcune o tutte le opzioni precedenti.
ITAT ha raccontato l’Italia con un classico, la utstillingstelt, ma per la prima volta ha voluto anche proporre la propria cucina attraverso la mattelt.
Tutto è iniziato con la sfilata delle nazioni, nella quale una piccola rappresentanza di ITAT ha tenuto alta la bandiera italiana:
Dopodichè il festival è entrato nel vivo, dando il via agli spettacoli sul palco e aprendo le porte ai visitatori, mai numerosi come quest’anno, complice il tempo (che ci ha risparmiato dalla pioggia, tanto temuta) e la location esclusiva, la centralissima piazza del Torget. Dalle 12 alle 18 è stato un turbinio di passanti, volti noti e sconosciuti, che si sono avvicinati alla tenda italiana per gustare un buon caffè fatto rigorosamente con la Moka (gratis),
per giocare con le parole italiane,
oppure fare un sublime viaggio nei sapori italiani, grazie alle prelibatezze preparate nella mattelt.
Con un pò di simpatia, di autoironia e di voglia di mettersi in gioco, abbiamo portato alti i colori del tricolore italiano, unico grande Paese occidentale/europeo a partecipare al festival (con le sole eccezioni di Estonia, Lituania, Ucraina e Polonia). Elemento, quest’ultimo, che certamente può far riflettere su molte cose riguardo alla situazione degli Italiani, e degli europei, perlomeno a Trondheim.
Un racconto questo che non può terminare senza i ringraziamenti, dovuti e meritati. Come dice il titolo dell’articolo, questo tipo di eventi sono possibili quando i cuori, le menti e le braccia di molte persone cooperano per un progetto comune, senza ottenere nulla in cambio se non quello di divertirsi, di testimoniare la propria cultura e le proprie origini con gioia ma anche con spirito di sacrificio.
Come Presidente uscente di questa associazione (a breve i soci saranno chiamati a rinnovare il Direttivo) voglio ringraziare una per una le persone che hanno lavorato affinchè questo evento si compiesse, a cominciare dal Direttivo attuale: Eleonora Tarantino, Fabio Sgarbossa, Stella Mililli, Francesco Forlivio e seguendo con tutti i nostri collaboratori instancabili, tra cui Maurizio e Marcella Corpina, Rita Marinelli, Matteo Corpina, Francesco Angioi, Alberto Commodaro. Menzione speciale alla nostra chef Martina Basili, che da sola ha preparato menù, pietanze e organizzato la logistica della Mattelt, ed ai ragazzi che l’hanno aiutata a servire i molti clienti: Desiree Bindini, Roberto Ciampa, Simone De Masi, Alessandro Cestari.
A voi il mio personale grazie per aver dato il massimo per questo evento, per aver contribuito senza aspettare nulla in cambio, per aver sopportato stress e fatica, per aver dato la priorità a questo invece che ad altri, non certo meno rilevanti, impegni. Spero che la gioia di questa giornata, ma soprattutto l’orgoglio di rappresentare il paese più bello del mondo, vi rimanga addosso a lungo. Ma soprattutto, grazie della vostra amicizia e del piacere dello stare insieme.
Ad Maiora!
PS: Presto saranno disponibili, nella gallery del sito, altre foto dell’evento. Nel frattempo, tanti scatti sono anche disponibili sulla pagina Facebook ufficiale dello Språk- og kulturfestivalen 2022 a Trondheim