Care socie e soci, italiane e italiani a Trondheim,
anche quest’anno ci troviamo a festeggiare il 25 aprile, la Festa della Liberazione dal Nazifascismo in Italia.
Gli ultimi due anni, per noi che abbiamo trascorso qui all’estero il periodo della pandemia – peraltro non ancora concluso e che ovunque sta registrando ancora numeri importanti – sono stati difficili, sia per chi ha dovuto lottare sul campo contro il virus (personale medico e civile), sia per chi ha lottato contro la malattia e per chi, a causa di essa, ha perso familiari o persone care. Un po’ sono stati anni complessi anche per noi, in quanto lontani e impossibilitati a tornare dai nostri cari, in un momento in cui avrebbero magari necessitato della nostra vicinanza, non solo spirituale.
Ora che comunque la pandemia sembra destare minore preoccupazione, un altro evento nefasto ha iniziato a minacciare le nostre vite di cittadini italiani ed europei, ossia la guerra d’aggressione della Russia nei confronti della Repubblica Ucraina.
Questa nuova sanguinosa guerra in Europa, giunta non molto tempo dopo i massacri della precedente guerra dei Balcani (1991-2001), ci spinge a dare un nuovo significato ai i sentimenti di solidarietà, di contrarietà alla prepotenza, alla violenza e all’ingiustizia che sono stati alla base della Resistenza italiana e che sono e continuano ad essere alla base della nostra Repubblica.
In questo 77.mo anniversario della liberazione vorremmo pertanto esprimere la nostra vicinanza al popolo ucraino ed ad ogni altro popolo la cui libertà ed indipendenza è attualmente a rischio.
Come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato nella celebrazione del 25 aprile dell’anno scorso: “il ricordo, la consapevolezza del dolore, dei sacrifici, dei tempi bui che, nel corso del tempo, abbiamo più volte attraversato, ieri come oggi, ci tengono uniti. Ci fanno riconoscere nel nostro comune destino. Quel ricordo è il cemento che tiene insieme la nostra comunità.”
Viva il 25 aprile, viva la Repubblica, viva l’Italia!
ITAT – gli Italiani e le Italiane a Trondheim.