Carissimi soci di ITAT, amici, parenti e lettori,
Ho deciso, in accordo con i membri del Direttivo, di scrivere questa lettera a tutti voi, per rompere il silenzio che c’è stato su questo sito per molte settimane. Avevo il desiderio di condividere con voi quello che è stata ITAT in questo periodo difficile, non ancora terminato, e quali sono le aperture per il futuro.
Sono passate parecchie settimane da quando il Covid19 ha colpito la nostra vita con una violenza inaudita, senza preavviso, scaraventando tutti noi in un mondo fatto di mascherine, paura, distanza, disinfettanti e quotidianità messa totalmente a soqquadro.
Come praticamente tutte le realtà della nostra vita, anche ITAT ha dovuto reagire velocemente all’evolversi degli eventi ed all’espandersi minaccioso della pandemia anche in Norvegia, seguendo le indicazioni ricevute dalle autorità sanitarie. Per i membri del Direttivo è stato un passaggio segnato da fasi successive, iniziato, come penso per molti altri italiani in Norvegia, dall’allarme e la preoccupazione per le condizioni critiche in Italia, per la veloce escalation di contagiati e, purtroppo, di decessi. Tutti noi eravamo (e siamo) seriamente preoccupati per i nostri cari in Italia (basti pensare che 5 membri su 7 sono originari del Veneto e 2 del Piemonte, sicuramente tra le regioni più colpite) e con ansia sempre crescente abbiamo tentato di proseguire la vita normale qui, mentre la situazione peggiorava nello stivale. Dopo la festa di Carnevale, effettuata con le prime misure di controllo secondo le indicazioni delle autorità, nel giro di una settimana il mondo è cambiato e anche la Norvegia ha introdotto il suo LockDown.
In poche ore un Direttivo d’emergenza e la scelta di annullare, ottimisticamente, tutti gli eventi di Marzo, sperando in una Pasqua normale, per poi arrendersi alla realtà e, a fine mese di Marzo, prorogare tristemente lo stop alle attività fino a data da destinarsi.
In queste settimane, i membri del Direttivo si sono mantenuti in contatto e hanno continuato a incontrarsi, virtualmente, per cercare proposte alternative e continuare a far sapere ai propri soci e non che ITAT era viva, nonostante fosse rintanata nelle proprie case. Abbiamo quindi organizzato una lettura digitale per la Festa del Papà, e abbiamo lanciato una iniziativa per Pasqua con la consegna delle uova di cioccolato ai bimbi di Trondheim. E’ stato bello girare per la città, con l’auto piena di uova, facendo consegne qui e là, quasi fossimo stati Babbo Natale in ritardo :).
Purtroppo però, le difficoltà di una vita in gabbia hanno impedito ad ITAT di poter operare con tutta la forza di cui dispone, ed il risultato è stata una quasi assenza di comunicazione e di proposte.
Di questo, in qualità di Presidente e a nome dell’intero Direttivo, mi scuso con voi che state leggendo, perché sappiamo che avremmo dovuto, e anche voluto, essere creativi, propositivi e che avremmo potuto trovare modi alternativi di celebrare la nostra italianità, ma abbiamo in qualche modo dovuto soccombere alle incombenze di una vita capovolta, che ancora oggi non si è ancora raddrizzata del tutto.
La realtà è che adesso, nonostante ci sia un sostanziale ritorno alla quasi normalità per molti, ITAT si vede tuttora limitata nelle proprie potenzialità, non potendo usufruire di spazi e servizi che ha utilizzato in passato, ancora non accessibili per via delle limitazioni anti Covid19. Quindi, come recita il titolo di questo lungo articolo, ITAT sta provando, con fatica, un ritorno ad una vita normale.
Il nostro impegno, in qualità di Consiglio Direttivo, e di fare tutto il possibile per ripartire con le nostre iniziative e ritornare a respirare quel bel clima di italianità che ci faceva stare così bene durante le nostre iniziative. I nostri soci lo meritano, i nostri bimbi lo meritano, ma lo meritiamo un po’ anche noi 🙂
Per questo, chiediamo anche il vostro aiuto: aiutamoci, insieme, ad uscire da questa situazione di stallo e insieme rilanciare le nostre iniziative, nel pieno rispetto delle limitazioni anti Covid19. I membri del Direttivo con le loro famiglie, insieme ai propri soci volontari, sono stati finora il motore di ITAT. Ma adesso abbiamo bisogno del vostro aiuto per ricominciare! Se avete voglia di spendere del tempo libero per arricchire la nostra comunità, se volete darci una mano a ripartire, allora sappiate che ITAT ha bisogno di voi!
Scriveteci via mail, su messenger, telefonateci, chattate con noi! Ripartiamo, insieme!
A presto